Un’acquaforte di Ferro sui bombardamenti del 1943

L’opera vuole far riflettere sull’importanza di non dimenticare gli errori del passato e raffigura un angolo della città di Cosenza sventrato dalle bombe della II Guerra mondiale.

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Dare un corpo, una dimensione artistica, alle riflessioni. È quello che ogni artista cerca di fare nel processo creativo che porta alla realizzazione delle opere, ed è quello che il Francesco Ferro ha compiuto lavorando ad una delle sue ultime incisioni, dedicata ai bombardamenti su Cosenza del 1943.

La II Guerra mondiale, con il suo carico di tragedie che hanno segnato la storia dell’Umanità, è infatti un evento che ha offerto più spunti di riflessione al maestro Ferro, artista originario di Luzzi ma operante da tempo a Varese. “Sono stato sempre attento alla immane sciagura del secondo conflitto mondiale –  evidenzia Ferro –  e dopo aver affrontato diverse tematiche, sono ancora una volta “scivolato” dove l’uomo ha consumato la più grande miseria umana del XX secolo”.

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Durante lo scorso anno, dopo la conclusione di due dipinti ad olio su tela incentrati sul tema “L’uomo bestia/bestia Uomo”, rappresentanti scene legate alla tragedia dei campi di internamento, l’artista si imbatte in una immagine raffigurante un angolo di Cosenza segnato dalle distruzioni dei bombardamenti del 1943: “Neanche il tempo di finire le opere e mi capita di vedere una foto di Cosenza, la mia città, bombardata; non ero a conoscenza di questo episodio. Sapevo qualcosa di Ferramonti di Tarsia e appena sarò in Calabria andrò a visitare il museo, ma non mi era capitato di approfondire la vicenda dei bombardamenti di Cosenza. Mai dimenticarsi di tali orrori”.

La foto raffigurava un angolo delle costruzioni che sorgevano sulla zona dell’attuale piazza dei Bruzi e del municipio, che costituivano il vecchio ospedale cittadino. Un’area alle soglie del quartiere Rivocati, al confine tra la città vecchia e la città nuova, che dai bombardamenti del 1943 fu particolarmente segnata. Le costruzioni raffigurate appaiono sventrate dagli ordigni lanciati dai bombardieri Alleati in una delle varie incursioni che colpirono Cosenza tra l’aprile e il settembre 1943, alle soglie dell’Armistizio, e che rappresentarono per la città e per l’intera provincia il momento più tragico del conflitto.

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L’immagine di Cosenza dunque ha colpito l’artista calabrese ormai da tanto tempo al Nord, tanto da decidere di riprodurla su di una incisione realizzata con la tecnica dell’acquaforte. Una tecnica antica, usata dal ‘400 in poi da moltissimi artisti, ma interessante, vista la complessa procedura per arrivare dal disegno alla stampa finale, grazie ad un sistema di incisioni su lastre e all’uso di acidi e altre sostanze particolari.

Il titolo scelto da Ferro per la sua nuova incisione è “Per non dimenticare. Cosenza, 1943”. Un titolo che veicola un messaggio semplice e comprensibile a tutti, unendo i dati relativi al contesto dell’immagine, Cosenza 1943, con il significativo invito a fare memoria di quanto avvenuto nel passato per non ricadere nel futuro negli stessi errori.

 

Lorenzo Coscarella, Un’acquaforte di Francesco Ferro sui bombardamenti del 1943 a Cosenza, in “Parola di Vita”, 23 luglio 2020, p. 10.

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