Il 1° maggio del 1925 veniva pubblicato a Cosenza il primo numero di Parola di Vita, il settimanale della diocesi di Cosenza che ad oggi è uno dei più longevi giornali calabresi.
In quel primo numero Parola di Vita si definiva “periodico bimensile di azione giovanile cattolica”, ma presto diventò voce ufficiale della diocesi di Cosenza ritagliandosi uno spazio di primo piano tra la stampa cosentina del ‘900.
Giocò un ruolo importante durante il regime fascista, quando rimase l’unico giornale relativamente libero dell’intera provincia. Tra il 1935 ed il 1938, grazie all’operato di don Luigi Nicoletti, le colonne di Parola di Vita ospitarono infatti articoli e riflessioni particolarmente critici verso il regime e soprattutto verso le politiche razziali della Germania nazista. In questi anni le posizioni espresse da Parola di Vita furono tanto coraggiose che, secondo alcuni studiosi, sulle pagine del giornale si scrissero alcune delle “pagine più belle dell’antifascismo cosentino”.
Particolarmente significativo l’articolo dal titolo “Gli Ariani e il loro inventore”, nel quale l’autore, probabilmente lo stesso Nicoletti, ridicolizzava apertamente le teorie razziste tedesche che ormai stavano prendendo sempre più piede anche in Italia. Un articolo forte, pubblicato nel numero del 30 settembre 1938. Erano proprio i mesi in cui furono varate in Italia le Leggi razziali e l’articolo costò a Nicoletti la rinuncia alla direzione del giornale e il suo trasferimento in Puglia, a Galatina, in una sorta di confino.
Con lo scoppio della II Guerra mondiale Parola di Vita si attestò su posizioni più moderate, cercando di mantenere però una linea pacifista, tanto che venne impedita la diffusione di un numero del giornale in cui si criticavano gli orrori della guerra.
Gli anni successi videro il periodico impegnato nel comunicare le notizie della ripresa della vita democratica del paese, tra l’alternarsi dei vari papi e dei vescovi locali e tra diverse iniziative civili e religiose. Negli anni ’60 sono da ricordare l’attenzione alle attività del Concilio Vaticano II e la collaborazione con il settimanale cattolico di Reggio, L’Avvenire di Calabria. Del 1975 è la trasformazione di Parola di Vita in rivista bimestrale, nelle cui vesti venne pubblicata fino alla sospensione delle pubblicazioni nel 1980. Dopo la ripresa nel 1999 e il cambio di nome in Le due Città nel 2003, il periodico rinasce in nuove forme nel 2008 ritornando al nome storico Parola di Vita.
Il settimanale giunge dunque quest’anno al suo 95° anno di vita, seppur tra alterne vicende, e continua a dare voce a numerose realtà del territorio.
Lorenzo Coscarella
Cliccando sull’immagine in basso potrete leggere una cronologia generale degli eventi che hanno caratterizzato la storia del giornale dal 1925 ad oggi:
Per approfondire: Lorenzo Coscarella e Alessandra Pagano, Parola di Vita. Dal 1925 una storia che continua, I Quaderni di Parola di Vita, Cosenza 2013:
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