1807: lavori in progetto per la “nuova” Cosenza

Nei primi anni del XIX secolo l’Amministrazione cittadina iniziò a discutere di alcune importanti opere pubbliche, realizzate solo alcuni decenni dopo. Tra questi il teatro, il cimitero e i condotti sotterranei

I primi anni del 1800 furono anche per la città di Cosenza, così come per gran parte del Sud d’Italia, un periodo di grandi cambiamenti. Con la breve parentesi della dominazione francese si era ormai avviata una nuova fase amministrativa e, venuta meno l’antica gestione della città da parte del Sedile, ci si avviava verso una amministrazione che potremmo definire comunale quasi nel senso moderno del termine.

Da alcuni documenti conservati presso l’Archivio di Stato, emerge come l’amministrazione cittadina dell’epoca iniziasse a pensare a delle importanti opere per migliorare la vita dei cosentini. Opere che in gran parte vennero realizzate solo molti anni dopo, ma che in quel periodo fondano la loro prima idea.

Al 5 maggio 1807 risale uno dei primi accenni all’idea di costruire un camposanto, e dismettere così la pratica di sepoltura nelle chiese cittadine. Erano passati meno di tre anni dall’editto napoleonico di Saint Cloud che disponeva la costruzione dei cimiteri fuori dalle mura cittadine e Cosenza sembrava volersi mettere al passo. Si era pensato dapprima al giardino dei Padri Riformati, accanto all’attuale chiesa del Crocefisso, ma secondo molti era troppo vicino all’abitato. Venne proposta dunque la realizzazione nella località detta “La Difesa”, al confine con Rende nei pressi del fiume Campagnano, dove erano già state sepolte le vittime di una dura epidemia. Della proposta non se ne fece nulla.

Nel 1811 si tornò a discutere di questa e varie altre opere da realizzare. In particolare si parlava della “restaurazione e formazione de’ condotti sotterranei, come anche quelle di un pubblico cimitero, un Teatro, ed i lumi di riverbero, per illuminare la città in tempo di notte”. Opere importanti dunque. I condotti erano un sistema di incanalamento delle acque. La città era ancora approvvigionata da poche fontane pubbliche, tra cui quella celebre detta “del Paradiso”, che andavano sistemate. Il cimitero si ipotizzava nuovamente nei pressi della Riforma. Qui venne realizzato solo alcuni decenni dopo e vi stette per breve tempo, finché venne realizzato l’attuale.

È interessante anche la notizia del teatro, che da altre fonti sappiamo che avrebbe trovato sede presso la chiesa del soppresso monastero dei gesuiti. Infine la proposta di predisporre un sistema di illuminazione notturna della città rende l’idea di come ormai il progresso stesse “giungendo” anche a Cosenza.

Fonte:
Lorenzo Coscarella, Lavori in città agli inizi dell’800, in “Parola di Vita”, 22 febbraio 2018, p. 10.

Il protiro del Liceo “Telesio” è ciò che resta dell’antico “Teatro Ferdinando”, realizzato nell’Ottocento sul luogo della demolita chiesa dei Gesuiti di Cosenza.