Un documento del 1806 testimonia uno spaccato di vita monastica nel convento che ospita attualmente il Museo dei Brettii e degli Enotri, poco prima che le leggi di soppressione allontanassero per sempre gli agostiniani da Cosenza
Il restauro del chiostro dell’ex convento di Sant’Agostino di Cosenza, attualmente sede del Museo dei Brettii e degli Enotri, ha riconsegnato al pubblico una delle strutture claustrali più interessanti della città. Si tratta infatti di uno dei rari chiostri cosentini che si sviluppano su tre livelli, due dei quali abbelliti da arcate in tufo. Continua a leggere